Tanti amanti dei cani, in tutto il mondo, aspettano ogni giorno la vignetta quotidiana di Off The Leash, striscia dedicata al mondo dei cani a firma di Rupert Fawcett. Questo disegnatore inglese ha portato i suoi "cani di cartone" su Facebook nel febbraio del 2012 pubblicando più o meno una vignetta al giorno, e raccogliendo pian piano una cospicua quantità di fedeli seguaci. Le stesse vignette appaiono sul suo blog Off The Leash - A Doggy Blog.
I protagonisti di questi esilaranti fumetti in bianco e nero sono un gruppo di cani che interagiscono con gli "umani" in maniera disincantata e un po' beffarda.
Nato a Londra, Rupert Fawcett scrive di sé che, già alla scuola secondaria, andava male in tutte le materie tranne che in educazione artistica. Diventa cartoonist nel 1989 disegnando Fred, un ometto molto "english" in bretelle e pantofole. Padre di tre figli, Fawcett ha creato poi Daddy, personaggio basato sulla sua esperienza di genitore, ma anche altre strisce di successo come Close Encounters sulla vita di coppia.
Off The Leash, come lo definisce lo stesso Fawcett, è "un cartoon giornaliero che rappresenta vere conversazioni tra cani". La mission? "Dare ai cani uno spazio dove poter esprimere i propri sentimenti".
In una intervista al Borehamwood & Elstree Times, Fawcett ha dichiarato che le sue idee non vengono necessariamente dai cani, anzi molte anzi provengono dall'osservazione del comportamento umano. "Sono cresciuto con i cani, e a forza di vederli tutti i giorni ho iniziato a chiedermi cosa potrebbero pensare se avessero un cervello umano".
A differenza dei suoi lavori precedenti, Fawcett ha lanciato Off The Leash solo grazie ai social network, che hanno rivoluzionato il suo lavoro. Prima realizzava i disegni, cercava un agente, andava da un editore, aspettava mesi per sapere se la sua opera sarebbe stata pubblicata. "Oggi faccio un disegno, lo scansiono, lo posto e in un attimo raggiungo migliaia di persone. E' stupefacente sapere subito se sei piaciuto o no". E' piaciuto molto. E infatti le sue vignette sono diventate un libro, Off The Leash - The Secret Life of Dogs, venduto in tutto il mondo. Ne esiste una versione italiana edita da Sonda e intitolata Senza Guinzaglio.
Le foto sono tratte dalle pagine FB dell'autore e dai suoi siti
https://www.facebook.com/OffTheLeashDailyDogCartoons
http://rupertfawcettsdoggyblog.tumblr.com/
http://www.rupertfawcettcartoons.com/
giovedì 27 febbraio 2014
giovedì 23 gennaio 2014
Cani e arte 2/ Matt Rinard: gli ironici e poetici pets di New Orleans
Impossibile guardare un’opera di Matt Rinard senza
sorridere. Infatti è quello il suo scopo: “La sola cosa che voglio - ha detto - è che la gente si
faccia una risata con i miei acquarelli”. Quando il giovanissimo Rinard inizia a dipingere i suoi primi
quadri, la sua prima fonte di ispirazione sono i suoi tre cani. Ed è fatto
proprio di cani e gatti il bizzarro mondo artistico di Rinard, classe 1964,
che dipinge acquarelli simili a fumetti con colori vivaci come quelli che usano
i bambini per i loro disegni di scuola. Una litografia numerata di Rinard
costa dai 300 agli 800 dollari circa; una tela originale dipinta con acrilici
parte da 6000 dollari.
Divertente, poetico e surreale, Rinard immagina un mondo dove cani e gatti - spesso in piedi su due
zampe - vivono in prima persona i comportamenti più buffi, esagerati e paradossali
degli esseri umani. Figlio di un ammiraglio della Marina Americana, il giovane
Rinard vince una borsa di studio in Graphic Design all’Università della Florida
e prosegue gli studi d’arte all’Accademia di Belle Arti di New Orleans.
E’
proprio in questa città che Rinard si afferma, per poi arrivare a vendere le sue litografie in
tutto il mondo. Il suo studio con annessa galleria d’arte viene distrutto
dall' uragano Katrina che nel 2005 devastò una vasta area degli Stati Uniti ed anche la città di New Orleans, ma Matt lo ha ricostruito ed oggi è di nuovo uno
dei punti di interesse della città.
venerdì 17 gennaio 2014
Cani e arte 1/ Dean Russo: da Brooklyn dipingo il grande cuore dei cani
Dean Russo è nato a Brooklyn, New York, dove tuttora
vive e lavora. Viene da una famiglia di falegnami di origine italiana. Fin da
bambino pasticcia con colori e pennelli, mentre suo padre e suo nonno intagliano
accessori, montano mobili, dipingono pannelli.
Accanto alla passione per il colore, Dean scopre di essere attratto dall’arte stessa. Studia grafica e belle arti alla Scuola di Arti Visive del Pratt Institute di New York, e comincia subito a dipingere i suoi ritratti su tela con una tecnica mista che unisce street art e pop art. Insomma, da Andy Warhol a Obey passando per Keith Haring. “All’inizio dipingevo ritratti di persone, spesso di celebrity - ha raccontato in un'intervista - mentre accanto a me sedevano i miei due cani che avevo adottato da un canile. Un giorno li ho guardati e ho pensato: ma perché non dipingere i miei due soggetti preferiti?”. E così è iniziato il suo nuovo percorso artistico “dog-oriented”.
Accanto alla passione per il colore, Dean scopre di essere attratto dall’arte stessa. Studia grafica e belle arti alla Scuola di Arti Visive del Pratt Institute di New York, e comincia subito a dipingere i suoi ritratti su tela con una tecnica mista che unisce street art e pop art. Insomma, da Andy Warhol a Obey passando per Keith Haring. “All’inizio dipingevo ritratti di persone, spesso di celebrity - ha raccontato in un'intervista - mentre accanto a me sedevano i miei due cani che avevo adottato da un canile. Un giorno li ho guardati e ho pensato: ma perché non dipingere i miei due soggetti preferiti?”. E così è iniziato il suo nuovo percorso artistico “dog-oriented”.
Colori
brillantissimi, acrilici, ad acqua, grafite, aerografati, patchwork, simboli come cuori, stelle arcobaleni, parole-chiave
e collage sono il segno di riconoscimento di Dean Russo, che oggi ritrae
principalmente cani. Cani
che guardano in faccia chi li osserva, con occhi brillanti, pieni d’amore e di
dolcezza. Termini, questi ultimi, che di solito non si associano ai cani
maggiormente ritratti ed amati da Dean, i pitbull. Lui stesso ne ha
diversi, ed è in prima linea nelle campagne di liberazione e adozione dei
pitbull devastati dai combattimenti o abbandonati. Dove gli altri vedono aggressività e ferocia lui vede devozione e lealtà.
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